NON DECIDONO SOLO I MANAGER
utti noi prendiamo decine di decisioni al giorno selezionando opzioni e risolvendo problemi; poi concretizziamo il tutto in un comportamento.
Ogni volta che operiamo una scelta (da quella superficiale circa la marca di caffè da acquistare al rifiuto meditato di un’offerta lavorativa…) selezioniamo di fatto l’opzione soggettivamente (e non oggettivamente! ) migliore rispetto alle alternative: il campo del “soggettivo” è proprio quello degli studi sui meccanismi di formazione della scelta.
D’altro canto non potrebbe essere diversamente: è scientificamente dimostrato, infatti, che non esiste possibilità alcuna per un essere umano di operare scelte o prendere decisioni puramente razionali e questo perché è la struttura stessa del sistema nervoso centrale a impedire che ciò accada. [Se vuoi saperne di più leggi il libro “Il Grande Spreco”, di G. Merlino].
COME “SCEGLIE” UN INDIVIDUO ?
n individuo sceglie in base a esperienza, informazioni, stato emotivo, ambiente.
A ben vedere, la domanda dovrebbe essere posta in questo modo: “DOVE sceglie un individuo ? “.
La risposta (sempre) corretta è: “dentro un sistema”.
Ma se ogni azione di ogni individuo si svolge “dentro un sistema” non è forse insensato perseguire un qualsivoglia obiettivo senza una preparazione sistemica ?
Se c’è una cosa con la quale di certo dovremo confrontarci nel corso della nostra vita e delle nostre azioni è “un sistema “, eppure ci prepariamo in tutto tranne che in questo: ecco il nesso stringente ed inevitabile tra formazione della scelta e pensiero sistemico !
Se ti è mai capitato di osservare che scelte attente, progetti ottimamente concepiti o decisioni meditate abbiano prodotto effetti diversi da quelli attesi (o addirittura contrari), allora il problema, quasi certamente, è stato causato da un’assenza di visione sistemica.
Il pensiero sistemico ci aiuta a prendere decisioni il più consapevoli possibile, ‘informate ’ e correttamente calate nel sistema in cui sono destinate a produrre i loro effetti concreti: il suo approccio è spesso controintuitivo e non abituale ma è fortemente pragmatico: “possiamo anche voler accendere un fuoco ma se siamo pesci e viviamo in fondo al mare forse stiamo dimenticando qualcosa…”